7ᵒPasso: SILENZIO
Miei cari, il segreto per vivere la Quaresima è entrare nel profondo di noi stessi, silenziare cioè tutto ciò che non aiuta l’incontro con l’Invisibile, che parla nel silenzio: “Deus intimior intimo meo”(S. Agostino). Non è facile far silenzio nel nostro cuore, che Manzoni definì “guazzabuglio”, eppure è fondamentale perché siamo presi talmente dal tran tran quotidiano che rischiamo di logorare il nostro equilibrio, le nostre relazioni. Non è facile, ma dobbiamo fare il deserto nei luoghi che viviamo, che abitiamo.
È possibile incontrare Dio, pregarlo nel cuore del nostro quotidiano, tra i nostri tanti impegni! Sembra strano affermare ciò, ma in questa fatica ci ha preceduto Gesù che pregava iniziando dal primo mattino: “ Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in luogo deserto e là pregava” (Mc 1,35). Forse non ci riuscirà nel primo mattino a causa del tempo, dell’orologio, che è diventato il nostro padrone, dei tanti impegni, ma il luogo del pregare non ha un nome: ogni attimo, ogni momento, ogni luogo è adatto perché la preghiera è questione di cuore! Il nostro amore per Dio e per il prossimo supera la ricerca del luogo in quanto si può pregare dovunque, perché Dio è dovunque. “Ovunque il guardo giro immenso Dio ti vedo: nelle opere tue t’ammiro, ti riconosco in me. La terra, il mare, le sfere parlan del tuo potere: tu sei per tutto; e noi viviamo in te” (Pietro Metastasio).
- Oggi scelgo un luogo silenzioso. Comincio con qualche minuto di preghiera “del silenzio” in cui silenziare emozioni, pensieri, fissazioni, distrazioni per cercare unicamente il contatto con Dio.
Invoco il Signore…
“O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz’acqua. Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode”(Sal 63,2-4).