Ascensione del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Gesù dice : “Io sarò con voi tutti i giorni”(cfr.Mt,16-20). Il mistero dell’Ascensione del Signore non è un arrivederci, ma la consapevolezza che Lui continua ad agire nella storia attraverso il mistero della “ sacramentalità” dai suoi discepoli.” Io in voi e voi me come io sono nel Padre ed il Padre è in me”(cfr. Gv 14). Il Cristiano è il Cristo continuato e diffuso nella storia, grazie non solo all’umanità di Gesù, che è la stessa nostra umanità, ma perché Lui è sempre con coloro che lo seguono, perché hanno fatto di Cristo il motivo del vivere ” Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine della storia” (Mt 28,20). La certezza della sua presenza e della sua intercessione fa sì che i discepoli sentano il bisogno di essere suoi testimoni non vivendo per sé, ma per Lui e per ogni persona in cerca di senso e di pace. Non basta allora andare a Messa la domenica per considerarci cristiani; è necessario far conoscere Cristo, quel Cristo che noi incontriamo, che ci interpella, che ci parla, che si offre nella Santa Eucarestia. La Messa è un bisogno di ascoltarlo, di nutrirsi di Lui con il Pane Eucaristico, è rendere grazie, intercedere, adorare e andare. La Messa è sedersi a mensa con Lui che ci nutre di sé e ci manda: “Andate”. Si partecipa alla Messa per poi andare e testimoniare che lo abbiamo visto, accolto nella Parola e nel Pane eucaristico.
Don Pierino