Vangelo in briciole
19 maggio 2024

PENTECOSTE

Dal Vangelo secondo Giovanni  (Gv 15,26-27; 16,12-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Per celebrare, vivere, cantare l’evento della Pentecoste è fondamentale scrutare le Scritture, meditare, pregare, accogliere nel cuore il Vangelo di questa solennità, rimanendo stupiti del dono che Cristo Signore ha fatto ai suoi discepoli di allora e che continua a fare a noi, suoi discepoli, in questo tempo, in questa storia: il suo Spirito, che è amore, luce, pace, perdono, gioia, bontà, fedeltà, mitezza, pazienza, come insegna San Paolo nella Lettera ai Galati.  Dire Pentecoste per tanti è sentire il bisogno di rileggere il brano del Vangelo di questa domenica rimanendo stupiti della promessa di Gesù: lo Spirito consolatore. In realtà la celebrazione della Pentecoste per noi non è un ricordo di tempi passati, ma è accogliere il dono di cui siamo fatti partecipi ogni volta che celebriamo la Santa Eucaristia: lo Spirito Santo. Ci è dato attraverso le Sante Scritture che non sono tanto insegnamenti per la vita, ma “luoghi” dove lo Spirito Santo agisce, ispira, illumina, conforta, rimprovera, esorta, rivela l’infinito amore di Dio per noi che cerchiamo nel buio della vita personale, familiare, sociale, culturale, come luce, conforto, direzione, calore, senso, perdono, consolazione, gioia. La Parola è fecondata dallo Spirito; per questo insegna, esorta, rimprovera ed edifica, unisce. Proclamando la Parola, la Chiesa, inondata dallo Spirito, è spronata ad andare per annunciare con le parole e con la testimonianza della vita, la presenza e l’azione dello Spirito Santo, di questo dono incomparabile che riceviamo continuamente quando accogliamo la Parola e la testimoniamo nella quotidianità. L’azione dello Spirito Santo permette a noi, discepoli, di rendere testimonianza del mistero della nostra vita. Questo accade perché siamo nutriti dallo Spirito accogliendo la Parola, pregna di Lui, e insieme al Pane e Vino, sui quali è invocato, siamo trasformati in seno fecondo dove lo Spirito di verità, di luce, di consolazione che è riposo, riparo, conforto, perdono, pace, trasforma la nostra quotidianità, a volte anonima e forse banale, in evento di grazia, di pace, di perdono, di gioia. Diveniamo con Gesù, con Maria e con tutta la Chiesa, luoghi nei quali e attraverso i quali il Signore benedice, dà grazia. Chiediamo al Santo Spirito di trasformarci in tempio della sua gloria.

Don Pierino